Sicilia su Sky Art, Ortensie & Weekend Opitergino

L’altra sera mentre sistemavo le fotografie del post sulla Sicilia avevo di fondo la televisione accesa. Coincidenza o fato su Sky Arte si parlava di Sicilia. C’era una bellissima intervista a Franco Battiato che ho seguito dall’inizio alla fine con piacere immenso perché è uno dei miei cantautori preferiti. Da chissà quanto non ascoltavo La cura, una canzone che poesia pura e mi emoziona sempre. Di una delicatezza indescrivibile: è l’amore che ogni donna sogna e desidera.

“Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
(…) Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi di umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.”

E dopo tutta la poesia delle sue canzoni, ad un certo punto dell’intervista c’é un passaggio favoloso in cui lui dice di aver cercato la perfezione intesa come impegno personale a smussare i difetti del carattere. “Mi sono concentrato più nella ricerca della perfezione che nel fare musica” spiegava e ad un certo punto ha preso ad inveire contro chi si nasconde dietro al classico “sono fatto così” dicendo – riporto testualmente – “sono degli stronzi”.

Lo credo un po’ anch’io caro Franco Battiato, certo che detto da te – una persona così colta e raffinata – fa una certa impressione. E’ difficile lavorare su stessi, essere consapevoli dei propri difetti e delle debolezze del nostro essere ma non tentare un miglioramento, beh, è disdicevole. E’ da stronzi nei confronti degli altri, è una pura e semplice posizione di comodo con cui giustifichiamo ogni comportamento sbagliato. Che ne dite?

Poi mi hanno regalato un’altra meravigliosa intervista, a Carmen Consoli. Può anche non piacere come cantautrice, ma passatemi che Parole di burro e L’ultimo bacio sono due canzoni eccezionali.

Era una Carmen Consoli inedita che parlava e passeggiava nella sua Catania, tra i banchi del pesce al mercato e in un negozio d’antiquariato splendido a dire poco. Le riprese dell’interviste si sono svolte in una cucina stile country dall’atmosfera confortevole mentre lei, sorpresa!, realizzava bambole dal viso in ceramica poggiato su una bottiglia di plastica, che copriva con abiti cuciti a meraviglia. Chi l’avrebbe mai detto?! Adoro le persone creative, quelle capaci di esprimersi (bene) in modo così variegato. Che hanno sempre le parole giuste, mani abili e veloci a tessere oggetti, a fare e disfare, che posseggono talenti da elargire con generosità e il tutto condito con una buona dose di umiltà.
Sembra strano eppure, grazie al cielo, queste persone esistono e mi piacciono tanto.
p.s.: Le bambole naturalmente non sono finite nella cameretta di Carmen, ma in teatro.

Terza intervista: Joe Bastianich On The Road. Bellissima! Adoro Joe batte Cracco 10 a 4.
L’intervista è ambientata in Sicilia dove Joe è stato inviato dalla mamma ristoratrice, che lo ha messo in contatto con produttori vinicoli siciliani. Lui ne approfitta per dedicarsi all’altra sua passione, la musica, perché “Se faccio solo MasterChef io MORO”. La sua ironia tagliente mi fa impazzire e MasterChef può solo che ringraziarlo. Anche lui personaggio creativo, non può essere altrimenti. Un cuoco a cui manca fantasia e creatività non può essere un cuoco. Giusto?

Così mi sono vista queste belle interviste con la Sicilia che faceva da sondo mentre rispolveravo i ricordi a San Vito Lo Capo.

Nel frattempo ieri è arrivato il camioncino dei fiori decretando la mia rovina. Non ho resistito e ho preso questa bellissima ortensia bianca, perché i fiori mi accarezzano l’anima e mi riempiono gli occhi di bellezza, da mettere sul tavolo in cucina con il pensiero di poterla interrare tra due mesi. Quindi nessuno spreco. Devo assolutamente sistemare le quattro ortensie in giardino tagliando le parti secche e le erbacce intorno per lasciare che i germogli respirino. I fiori mi piacciono più del previsto e vi confesso di aver pensato con serietà ad aprire una fioreria. Ma in paese se ne contano ben due e una terza sarebbe di troppo. E se facessi l’ambulante ? anch’io con un camioncino a proporre flowers design? Design o/e artigianato?
A me piace molto pensare a chi maneggia i fiori come un artigiano.

Comunque ho sistemato l’ortensia sul tavolo abbinando un centrino ricamato a mano. L’avevo acquistato a Vittorio Veneto in occasione di un mercatino: c’era un banchetto che aveva ammucchiati in maniera disordinata tantissimi centrini. Stavo guardando e cercandone uno che potesse fare al caso mio quando si è avvicinata una suora – sappiamo bene che sono ricamatrici sopraffini – e mi ha consigliato di acquistare quello che avevo in mano. Che il cotone aveva una buona tenuta e il ricamo era ben fatto. Va bene, è stato un affare da 5 euro. Mi chiedo come si possa svendere un manufatto così delizioso. Ora è nella mia casa e io sono felice.

Per l’ortensia mi serve un vaso. Ne vorrei uno serio, in ceramica magari dipinto.
Domani vado a Oderzo da mia sorella, spero che mi porti in un laboratorio artigianale che ho in mente da tempo. L’ho trovato online e visto che finalmente si è presentata la possibilità di ‘toccare con mano’ vorrei dare una sbirciatina.

Sono felice di andare in pianura domani, è da tempo che aspetto questo momento perché non vedo mia sorella da circa un mese e il mio nipotino che sta facendo progressi da leone senza che lo possa strapazzare. Gli affetti sono la parte più importante della mia vita, la mia famiglia, le amiche e certi legami profondi che arrivano dal passato. E poi desidero godermi la terra piatta per andare in bicicletta, che qui è tutto un saliscendi faticoso e io non sono proprio una tipa super sportiva. Quello che posso fare è passeggiare, questo sì, lo apprezzo perché mi distende e i miei pensieri si alleggeriscono. Laggiù ci saranno già mille colori perché i fiori sono già sbocciati: la natura -rispetto alla montagna – ha due mesi di vantaggio. Domenica non vedo l’ora di uscire a pranzo in una bella trattoria, mangiare e bere bene. Che il gusto della vita è anche questo. Mia sorella vorrebbe andare al mare, mio cognato in collina. Quasi quasi preferirei la collina, trovo che sia adorabile in ogni stagione. Quelle onde dolci e generose, che danno buon vino, e accolgono il sole a braccia aperte. Mi vanno le chiacchiere leggere e un po’ di affettuosa socialità.

La prossima settimana vi faccio avere tutti gli indirizzi e vi racconto come è andata.
Mi piace scrivere, mi piace scrivervi 😉
A presto Benedetta

CONDIVIDI

Facebook

0

Twitter

Pinterest

0