Ho impiegato diversi giorni per scrivere il mio primo post sul questo blog, perché ero indecisa sul tema da trattare e soprattutto su come farlo.
Essere ospitata da Benedetta mi lusinga, ma sento anche la responsabilità di essere partecipe a un progetto importante e mi piacerebbe poterle restituire un po’ di della passione e della dedizione che lei ci mette ogni giorno.
Alla fine ho scelto di trattare un argomento che mi appassiona, l’Arte, che ha a che fare con la scoperta di nuove cose e con l’artigianato.
Lo farò parlando un po’ di un artista, il mio amico Pietro Villanelli detto Piero, e della sua originale casa.
L’Arte e l’Artigianato possono sembrare due mondi distanti e, a volte, contrapposti: ma non è così.
Ci sono artigiani prestati al mondo dell’arte che sono le braccia nascoste di famosissimi artisti e ci sono artisti che riescono a produrre opere di ingegno con le loro mani.
Uno dei più importanti artisti viventi, Gerhard Richter, le cui opere vengono battute alle aste per milioni di dollari dice: “Artista: suona più come un titolo che come la descrizione di un lavoro.”
(Gerhard Richter. “La pratica quotidiana della pittura.” )
E’ dall’attribuzione di questo titolo che nasce l’equivoco che l’artigiano non possa essere un artista e viceversa ma, aldilà dei titoli, ci sono persone, come Piero, capaci di creare oggetti fuori dal comune attraverso il lavoro manuale.
Imparare a lavorare in modo artigianale, apprendere delle tecniche, è un percorso faticoso e poco blasonato, ma che porta ad un grande arricchimento personale.
Con Piero ci siamo conosciuti dopo il trasferimento nelle Marche e, successivamente, ha collaborato con me al progetto del mio negozio realizzando splendidi gioielli, ma non si occupa soltanto di quelli.
Si è formato come geometra, per iscriversi successivamente alla facoltà di Architettura che, però, non ha mai frequentato perché, come racconta lui stesso, il percorso di studi e il tipo di esami non gli piacevano e c’era molto lavoro da svolgere nell’ufficio tecnico di suo padre.
Ma poi si sa, l’arte è una passione che spinge da dentro e bisogna farla uscire, così Piero frequentò, già adulto, il suo primo corso formativo presso Il Centro di Trattamento Artistico dei Metalli (T.A.M.), nato per iniziativa dello scultore Arnaldo Pomodoro.
Da lì cominciò la sua passione per i materiali: partito dall’ottone è giunto alla ceramica.
Piero è un artista poliedrico, a fasi alterne si occupa di pittura, scultura, pezzi di arredo e design, gioielli, ogni volta focalizzandosi sulla lavorazione di un materiale.
A me piace definirlo un artista che lavora la materia come un artigiano.
Il suo personale mondo artistico è molto ben riconoscibile nella sua casa-atelier-laboratorio, un appartamento con mansarda in uno dei tanti palazzi del ‘500 che compongono il centro cittadino di Pergola.
Il connubio che egli riesce a fare della sua arte con l’ambiente, nel quale crea e colloca le sue opere, è incredibilmente armonico: sculture smaltate, quadri materici, lampade in polistirolo si sposano in maniera inaspettata con i legni dipinti delle vecchie porte, i pavimenti in cotto, le grandi finestre.
La mansarda è il suo laboratorio, in quel luogo, tra lampadari con pendenti da restaurare, vasetti di perle e perline per fare i gioielli, un tornio, attrezzi da carpentiere e da falegname, libri e cravatte, crea la sua arte.
La sua ultima realizzazione, ancora in via di completamento, è una serie di cactus in terracotta smaltata (e dei quali ho avuto in graditissimo regalo un bel bozzetto preparatorio. Grazie Piero!).
Un aspetto cruciale per un artista, o per un artigiano, sta nel riuscire ad attribuire il giusto valore al proprio lavoro; questo valore si traduce in un prezzo che deve essere considerato equo da chi intende acquistare l’opera, il quale non è soltanto un semplice acquirente ma sostenitore e finanziatore del percorso artistico, o artigianale, che ha portato al quel risultato.
by Anna Greco
Link:
Piero Villanelli Opere materiche e sculture
Piero Villanelli Gioielli & Bijoux
4 Commenti
Ciao,
sono perfettamente d’accordo, gli artisti sono anche artigiani, almeno nella maggioranza dei casi, questo argomento mi tocca molto da vicino visto che anche io sono poliedrica, infatti sono illustratrice e grafica ma disegno e realizzo anche gioielli a cera persa e sto curando anche i progetti delle scatole che sto facendo realizzare con la stampante 3D. Spesso però nella comunicazione c’è chi preferisce collocare le due facce del “mestiere” separatamente collocando l’arte su uno scalino più alto nella sfera concettuale, bisognerebbe imparare a vedere le cose senza pregiudizi, valutando di volta in volta quello che si ha davanti. Ci sono opere d’arte nate da un’idea che vengono espresse da sapienti mani artigiane e oggetti artigianali talmente raffinati nella fattura che diventano opere d’arte, il percorso è diverso ma i punti in comune sono molti e importanti, l’importante è guardare le cose senza preconcetti o pregiudizi senza farsi influenzare, ma lo so, può essere difficile ma non impossibile, bisogna ascoltarsi e dare più fiducia a quello che arriva da noi stessi piuttosto da quello cha ci arriva dagli altri, in fondo l’arte è per tutti, come l’artigianato, non ci vogliono titoli per apprezzarli.
grazie Laura per il tuo contributo
Grazie Benedetta e grazie Anna per lo splendido servizio
Grazie a te e grazie ad Anna!