ARREDARE CON L'ARTIGIANATO

Italian Stories: turisti e artigiani sul web

L’artigiano ospita il turista nella sua bottega oppure per un workshop; il turista cerca l’artigiano per conoscere i mestieri che fanno grande il nostro Made in Italy.
E’ Italian Stories la prima piattaforma che unisce artigiani e turisti: un progetto che mi ha entusiasmata moltissimo perché valorizza il patrimonio artistico italiano. Per cui non ho resisto, ho chiesto un’intervista al team che lo ha ideato.
Eccola.
Buona lettura.

Come e quando nasce?
Italian Stories è una piattaforma peer-to-peer, in cui gli artigiani italiani possono offrire ai viaggiatori visite e attività, nei laboratori e nel territorio, e la propria conoscenza locale del Made in Italy. Nasce circa un anno fa, dal desiderio di conoscere e far conoscere l’Italia attraverso la chia e di lettura dell’artigianato. Si sente spesso ripetere che cibo, turismo, moda e design sono le nostre vere risorse naturali, ma poi trovare il modo di veicolare, tutelare e accrescere questo tesoro non è così facile. Noi ci stiamo provando, e il nostro progetto mira ad accrescere il valore della progettualità presente negli artigiani e connetterlo a una certa tipologia di viaggiatori, quelli che cercano esperienze autentiche e personalizzate, con gli artigiani italiani.

Come si struttura il progetto (in cosa consiste)?
Il funzionamento della piattaforma è molto semplice. Il viaggiatore, o chi semplicemente vuole conoscere le realtà artigianali che proponiamo, potrà prenotare l’esperienza partendo dalla scelta del territorio o dalla tipologia di produzione, entrando direttamente in contatto con gli artigiani e il loro mondo. Dall’altra parte, gli artigiani, i designer o i produttori potranno inserire autonomamente la propria proposta, di visita, laboratorio o approfondimento, o ricevere richieste di esperienze su misura. Sul sito si possono già scegliere tantissime avventure diverse, scegliendole tra Visit, una visita guidata da parte dell’artigiano allo spazio e al funzionamento della produzione, Workshop, un’esperienza pratica con l’artigiano in laboratorio, in cui apprendere le competenze tradizionali insegnate dagli artigiani locali di talento, arricchendo la vacanza con la sperimentazione dei segreti degli artigiani, Special, una visita guidata da parte dell’artigiano locale alla scoperta del territorio.

Paolo orafo a Firenze

Paolo orafo a Firenze

Il vostro è team strutturato: è un team aggregato dalle origini del progetto oppure strada facendo avete assunto nuove figure?
Il team è cresciuto lungo la strada con l’accrescersi del progetto. Si sono nel tempo affiancate al gruppo dei fondatori altre figure complementari, che mano mano sono diventate sempre più organiche, a partire dal comparto di sviluppo della piattaforma, che sta in Abruzzo, allo sviluppo del business a Milano, e poi Trento, Bolzano e via via in Italia una rete ancora in fase di sviluppo di storyfinder che ci supportano nella ricerca degli artigiani.

Avete usufruito dei finanziamento europei: chi ha avuto l’idea? Come avete investito il finanziamento ottenuto?
Nella nostra provincia c’è un sistema molto ben comunicato di diffusione dei bandi europei, e abbiamo pensato che potesse fare il caso del nostro progetto. E’ stata un po’ una sfida, misurarsi con un bando di quel tipo, ma allo stesso tempo stimolante, e utile a focalizzare i punti chiave intorno ai quali costruire e scegliere le azioni e le strategie più efficaci. Gli investimenti sono andati nello sviluppo della piattaforma, nella creazione della community, nella definizione di strategie di marketing.

Quali sono le difficoltà maggiori in un progetto così articolato?
In effetti molto spesso ci ripetiamo che è un progetto che per sua natura tende a svilupparsi in ulteriori rami, tutti interessanti, per cui al momento la difficoltà maggior sta proprio nel rimanere con la barra dritta, mantenendo la direzione iniziale e andando a consolidarla. per questo ora siamo concentrati sulla ricerca di artigiani di eccellenza con una storia interessante e una capacità relazionale sviluppata, ad allargare la community dei visitatori e a far conoscere questa nuova modalità di visitare l’Italia, e non solo.

alt=tarocchi pittura a mano

Osvaldo pittori di tarocchi

Non è facile coinvolgere gli artigiani della tradizione in progetti così innovativi, che ne pensi?
Oggi, nell’era dell’esperienza, ancora tanti artigiani non si rendono conto di come possa talvolta essere più appassionante seguirli nel processo del fare, che comprare l’oggetto che ne risulta. E sottovalutano il potenziale della propria conoscenza, anche se traggono loro stessi piacere dal condividerla.  In questo non sono cambiati, nel senso che il loro centro del mondo è la realizzazione, la cura, il processo che seguono nella creazione del loro manufatto. Quella che è la loro grande ricchezza, il saper fare, tendono a sminuirlo, forse per modestia. Certo non si può generalizzare, soprattutto le nuove generazioni sono molto più consapevoli della ricchezza di questo tipo di professioni. Ricchezza di conoscenze, umana, di relazioni, di tradizioni, ma anche di voglia di confrontarsi, di crescere, cambiare e innovarsi, di utilizzare I nuovi strumenti digitali e mettersi in rete tra artigiani, per trovare nuovi modi di produrre insieme, mescolando le esperienze e i punti di vista.

Quale tipologia di clientela si sta delineando? Per la maggior parte italiana o straniera?
La piattaforma ad oggi vanta più di 75.000 visualizzazioni di pagina, diverse presenze su testate giornalistiche e televisive Italiane e estere, 40 artigiani eccellenti attivi sul sito, oltre ad un trend di vendita delle esperienze in netta crescita, con richieste sia da parte di utenti italiani che esteri, in prevalenza dal mondo anglosassone. Prevediamo che nei prossimi mesi ci sarà un aumento della clientela straniera, ma anche un progressivo interesse da parte del pubblico italiano che sta incominciando a riconoscere la qualità della produzione locale, a differenza di quello che succede all’estero, dove il nostro prodotto è sempre stato molto apprezzato. C’è stato anche l’interesse da parte di una testata cinese, sono venuti a conoscerci di persona e a incontrare i nostri artigiani, e ci hanno raccontato come in Cina l’interesse verso questo tipo di realtà sia in forte crescita.

Rossano il fonditore

Rossano il fonditore

Prospettive per il futuro?
Oltre a continuare la ricerca di artigiani che ci permetta di offrire sempre un maggior numero di esperienze autentiche in tutta Italia, ci proponiamo anche di allargare la nostra rete di partner, con l’obiettivo di creare delle dinamiche virtuose di promozione, comunicazione e vendita del turismo esperienziale nell’artigianato e del contesto nel suo complesso. Durante il Salone del Mobile a Milano abbiamo sperimentato un format che ci piacerebbe poter replicare in forma allargata anche in altre parti d’Italia, in collaborazione con le attività ricettive, con gli artigiani locali e con gli enti di promozione del territorio e del prodotto, utilizzando una doppia chiave di comunicazione on line e offline, mettendo in campo tutti i mezzi visivi e digitali oggi a disposizione. Perché a noi piace scoprire le strade che non si sa dove vanno a finire…

Italian Stories: turisti e artigiani sul web ultima modifica: 2015-05-12T07:04:55+02:00 da Benedetta

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