CERAMICHE

Il bagno che sono, il bagno che sarò: lo stile bohemien

Mescolare pezzi che abbracciano varie epoche con lavori di ristrutturazione più moderni, unire dettagli anni Settanta con oggetti di antiquariato e artigianato. L’ambiente eclettico è quello che sta incontrando sempre di più il mio gusto, ma anche il mio modo pensare.

Un ambiente così viene solitamente definito stile bohemien. Lo apprezzo sempre di più per la libertà creativa che permette e la felicità che deriva dal mescolare fra loro pezzi tanto diversi.

Se solo avessi un’altra casa la stanza da bagno sarebbe proprio in stile bohemien. Della mia casa attuale, dico la verità, non cambierei nulla. Semplicemente la adoro così com’é, con i suoi oggetti di artigianato carichi di significato e con i suoi difetti.

Ma, se solo si avverasse il mio sogno americanoil mio bagno sarebbe bohemien per 4 ragioni:
– adoro lavorare di immaginazione
– amo i colori
– permette di risparmiare
– sottende un lavoro di ricerca

Certo che per creare un bagno bohemien, uno stile che all’apparenza sembra non avere regole, bisogna conoscere invece alcuni aspetto dell’interior styling. Si tratta infatti di dare vita a una perfetta imperfezione che esige regole precise.

Sapresti arredare il tuo bagno in stile bohemien?
Partiamo dall’inizio. Ti spiego in parole semplici cos’é il bohemien (magari lo sai già e allora puoi saltare il paragrafo leggendo solo il resto dell’articolo) e vediamo quali sono i passi decisivi (pratici) per creare questo stile libero.

# Cosa significa bohemien?
Non ti voglio tediare con definizioni scolastiche, ma conoscere uno stile o almeno farsene un’idea è fondamentale per dare forma al TUO stile. Conoscere le regole per infrangerle e usarle a modo tuo.

Originariamente con il termine bohemien furono identificati i viaggiatori e i profughi dell’Europa centrale (in francese ancora oggi si traduce come gitano). Bohemien erano poeti, letterati, spiriti liberi, musicisti della Francia del diciannovesimo secolo che conducevano una vita un po’ fuori dagli schemi. Nel tempo la definizione è cambiata per affermarsi soprattutto nella cultura hippy degli anni ’60 e ’70.

Oggi la tendenza boho si può trovare anche nell’arredo della casa rubando elementi da altri stili (vintage, gipsy, etnico, perfino a volte industriale) per creare un mix dalla  personalità fortissima.

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#Regole da infrangere
Quando ero in collegio ho odiato tutte quelle regole che mi erano imposte e scandivano le mie giornate. Non avere la libertà di gestire e organizzare il mio tempo, non poter decidere oltre la rigida disciplina mi ha resa un’adolescente inquieta e ribelle. Che ha trasgredito non tanto per il gusto di affermare la sua individualità, ma per un senso profondo di libertà che porto sempre con me.

Di quell’adolescente ho ancora il desiderio di ‘non dipendere da’, ma ho raggiunto una certa maturità ed esperienza (come è normale che sia), per cui conosco le regole e ne riconosco la necessità, ne comprendo il valore ma so e voglio spingermi oltre.

Succede anche nel mio quotidiano, nella mia piccola casa. Adoro sperimentare, anche se le conseguenze possono non soddisfarmi. E’ affascinante misurarsi con vari stili oscillando tra mobili contemporanei e angoliere di fine Ottocento, tra i classicismi della porcellana tedesca per passare a una ceramica italiana molto più rustica. Sono interessanti anche gli accostamenti tra materiale differenti, per esempio riscaldare il vetro con il legno in un tavolo da pranzo produce effetti piacevoli.

Solo così mi sento me stessa, quando la mia casa riflette i miei pensieri e i miei umori. Quando posso esprimere gli aspetti della mia personalità, quando posso far fluire un’energia potente che mi parte da dentro riuscendo a tradurla nel concreto degli ambienti che vivo. E posso condividerla (è questo il senso più intimo di questo blog).

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#Mattonelle
E allora se potessi avere un altro bagno lo rivestirei di mattonelle artigianali dipinte a mano (come le mie attuali che ti avevo mostrato qui) creando un’atmosfera di vita irriverente. Sospesa fra regole e anarchia apparente. Pavimento e pareti con decori che raccontano storie oppure guardandole ti fanno fantasticare su mondi diversi.

Facevo questo gioco da bambina guardando i nodi delle tavole di legno che rivestivano il soffitto in camera mia. Ricordo, come se lo avessi davanti agli occhi, un nodo scuro che pareva una donna con i capelli sollevati dal vento. Pensa guardare mattonelle una diversa dall’altra, quante storie salterebbero fuori! Ne accosterei una diversa dall’altra per giocare con disegni e colori (ah, se vuoi la guida al colore basta che ti iscrivi alla newsletter qui).

#Il bohemien ti fa risparmiare
Una casa vera abitata da gente vera: il boho a me fa questo effetto straordinario. E siccome io e te siamo persone vere, facciamo i conti con una vita reale, con budget magari limitati. Giusto? Se questa è la tua condizione allora sta tranquillo che lo stile boho può rappresentare un’ottima soluzione – estetica e funzionale al tuo portafoglio – per arredare il tuo bagno. Come? Te lo dico subito:

– se sei appassionato di mercatini può cercare lì le tue mattonelle; certo, ci vuole del tempo ma è molto soddisfacente e appassionante andare a caccia nei mercatini …. il gusto della ricerca è impagabile!

– sempre in mood ricerca, hai la possibilità di cercare su Amazon e Etsy

– se ti rivolgi a un rivenditore puoi chiedergli di acquistare le mattonelle di fine serie (mi raccomando però abbinale con criterio), di solito sono scontate.

Tieni anche presente che non serve rivestire tutto il bagno, anzi. Il risultato sarebbe pesante, quindi, puoi limitarti a una parete oppure al pavimento.

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#Il bello dell’artigianato
Il bagno boehmein sarebbe il mio, perché rifleterebbe il mio ordinato caos interiore. Quello adolescenziale.
Quello attuale invece rispecchia la parte più rilassata di me stessa, una forma di libertà forse più matura.

E’ ugualmente originale rispetto a quello bohemien: anch’esso racchiude l’idea che una mattonella artigianale è fondamentale per creare l’atmosfera di questa stanza.

Guardando i fiori dipinti del pavimento mi sembra di camminare su un prato e mi viene sempre in mente la lentezza creativa che è propria dell’artigiano.

#A chi rivolgersi?
In Italia abbiamo produttori artigianali di grandissima esperienza. Le maioliche siciliane e quelle napoletane (sono caratteristiche di Napoli le riggiole, cioé le mattonelle in maiolica dipinte naturalmente a manonel classico formato 20×20) e della zona di Vietri, sono famosissime in tutto il mondo.
Qualche nome?
Francesco De Maio (come le mie)
Le Maioliche di Serena Iovine
Ceramica Bevilacqua

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Il tuo bagno ti riflette? Come vorresti che fosse?

Il bagno che sono, il bagno che sarò: lo stile bohemien ultima modifica: 2015-07-23T10:49:45+02:00 da Benedetta

6 Commenti

  • Rispondi Anna 23/07/2015 a 12:54

    Amo molto le piastrelle e i rivestimenti antichi… certi cotti colorati, certe maioliche che sembrano il mare…
    Il mio bagno però è, più che altro, come dire… francescano! Il lavandino appoggia su un enorme fetta d’albero, quercia, che essendo preponderante ha guidato un po’ tutto lo stile. Essendo di dimensioni ridotte non ci siamo potuti sbizzarrire troppo ma c’è una parete azzurra.
    Questo per dire che il mio prossimo bagno sarà enorme con una vasca che poggia su adorabili piedini e maioliche antiche, grandi rubinetti e più di uno specchio… più che bohémien lo sto descrivendo barocco… 😉
    Chissà poi se ci vivrei bene.

    baci

    • Rispondi Benedetta 23/07/2015 a 15:13

      cara Anna, ho come l’impressione che il tuo bagno sia già bellissimo!

  • Rispondi lalu 23/07/2015 a 13:39

    Ottimi consigli! Adoro le mattonelle dipinte e a mano e m i piace molto l’ accostamento di stili e colori che hai proposto!!
    lalu

    • Rispondi Benedetta 23/07/2015 a 15:13

      ciao Lu, sono proprio contenta che ti sia piaciuto.
      grazie per i tuoi passaggi!

  • Rispondi Marianna 31/07/2015 a 14:51

    Adoro le maioliche e le ho amate ancora di più dopo il viaggio in Marocco!!!
    Complimenti;)

    • Rispondi Benedetta 31/07/2015 a 23:29

      Ciao Marianna, che piacere ritrovarti.
      Non ho dubbi, chissà quanti colori quanti accostamenti…
      Ho visto anche del tuo viaggio a Berlino: passo da te con calma.
      Intanto un caro saluto,
      Benedetta

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