ARREDARE CON L'ARTIGIANATO

Gallipoli: shopping nelle botteghe artigiane

“…. a me non è sembrata granché”. Ero perplessa del parere di mia papà riguardo Gallipoli: ci siamo sentiti al telefono prima di partire per il Salento, ormai quasi un mese fa, e il suo giudizio mi ha disorientata. Immaginavo Gallipoli variopinta, solare, bella, con tante stradine e botteghe artigiane. Ci è sempre andato Romano Prodi a Gallipoli, da premier , vuoi che un politico scelga un brutto posto per le vacanze? Solitamente si trattano bene….

Ebbene caro papà, adesso che a Gallipoli ci sono stata devo proprio dare ragione a Prodi. E’ una città meravigliosa.

Dal basso arrivano le voci di bambini che giocano nei vicoli, dal carrettino del gelataio con canzoni anni ’60, della musica sparata nei bassi.  In alto si rimane affascinati dalla luce, dal gioco di camini e di scale che sembrano finire verso il cielo.

Per rendersi conto dell’intricata geografia di Gallipoli bisogna salire su una terrazza, un tempo spazio aperto dove stendere i panni e oggi oasi di pace di eleganti b&b  o di palazzi privati.

Un mondo affascinante che rende unica questa città-isola dai vicoli stretti e dall’anima popolare. Con quelle bottegucce di artigianato che amo tanto.

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Il suo porto ha la flotta da pesca più importante del Salento e l’arrivo dei pescherecci nel tardo pomeriggio è un momento da non perdere, con la vendita del pesce sulla banchina. Poi ti infili nella piazzetta del mercato e poi gustare pesce crudo freschissimo oppure guardare dall’alto tutto questo brulicare di gente.

L’asse principale del borgo antico è via De Pace con la cattedrale barocca dedicata a Sant’Agata e i palazzi dei signori in stile rinascimentale e barocco. C’é allegria nei vicoli, turisti, negozianti, ristoratori e gente del posto.

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E’ una felicità girovagare dentro e fuori per le vie, con il naso all’insù e la testa che gira a destra e manca. Resto sempre indietro sulla tabella di marcia, perché mi perdo a fotografare particolari che poi mi piace condividere qui. Vorrei che tu potessi vedere quello che vedo io.

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In via De Pace si apre Salamastra, un negozio di design e  artigianato con creazioni uniche, dai gioielli di corallo e turchese alle sculture in cristallo e vetri colorati. Il proprietario ti accoglie con cortesia e con il calore dell’accoglienza pugliese. Mi ha detto di avere un altro negozio a Miami, mi ha indicato una lampada che ha vinto un premio – una sorta di polipo illuminato – e mi ha mostrato le sue creazioni in ceramica. Il cui prezzo, francamente, mi sembrato sovrastimato.

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Di fronte a Salamastra ci sono i negozietti classici di artigianato, zeppi zuppi di colore, dove se fai un acquisto non puoi sbagliare, mentre poco più in là trovi il cestinaio. Ormai il cestino in giunco (qui puoi vedere come l’ho sistemato in casa mia) l’avevo preso appena sopra il porto in una bottega semplice e umile, dalla bellezza quasi arcaica.

In via delle Torri, fra ristoranti e piccoli negozietti, ho trovato La Stella d’Otranto. Qui si acquistano i tradizionali sandali in cuoio che vengono prodotti artigianalmente. Ho scelto il modello più classico che esista perché voglio poterli portare per tante, tantissime estati. Sai quei discorsi sulla durabilità degli oggetti? Ecco a me interessa sempre di più, mi stanca e disapprovo la cultura dell’usa e getta nonostante ne sia ancora vittima consapevole.

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Poi ti imbatti in Martinucci e va benissimo così perché ti serve energia per districarti e camminare in questo dedalo di vie. Qui trovi golosissimi pasticciotti – i classici pasticcini salentini di frolla con un cuore tenero di crema pasticciera – che solo a guardarli ti fanno ingrassare ma se non ne assaggi uno non puoi sapere che gusto ha il Salento. Anche a Pescoluse (dove avevamo dimora) c’era una piccola ‘filiale’ di Martinucci: Pier tutte le mattine, dopo la passeggiata, ci portava le brioches fresche. Che bella vita!

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Nella Bottega di Oz mi sono intrufolata come una ladra tra le proteste dei miei accompagnatori. Ma scusate come si fa a non entrare nella bottega di un’artigiana che crea bellissimi oggetti in ceramica raku?! Mica ci vado tutti i giorni a Gallipoli.

Qui ho acquistato una piccola ciotola color grigio con una rosa rossa applicata, un pensiero per una persona che ha gradito.

Uscita dalla bottega mi sono accorta che in fianco ce n’é un’altra, si tratta di Borgo 66 Arte & Concept dove c’erano delle simpatiche pupe salentine e delle più sofisticate figure femminili in ceramica.

E così dopo un lungo vagabondare siamo arrivati a sera. Con la fame che bussa alla porta e devi fare in fretta a cercare un posticino dove cenare, perché i bambini quando hanno fame hanno fame. Punto e basta.

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Su consiglio della ceramista della Bottega di Oz ci siamo diretti all’Angolo Blu, trattoria sita nel cuore del centro storico di Gallipoli. L’ambiente è rilassato, ci siamo goduti un po’ di serenità dopo le viuzze affollate.

Il pesce che puoi mangiare è ottimo, perché è quello che proviene dal pescato quotidiano del porto. Come un po’ in tutti i locali.

Dopo cena ci siamo diretti nuovamente verso il porto, con le luci della sera. Il mare calmo che ti guarda in faccia dal basso. I vecchi pescherecci attraccati in disparte, più in là navi per il commercio e lo yot  di Diego Della Valle – silenzioso e impenetrabile.

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Ci sono ancora pochi pescivendoli del mercato con qualche cliente, a mangiar pesce crudo. ci soffermiamo a guardare dall’alto questa vita, questi usi e costumi e penso che per uno straniero questa Italia deve essere davvero spettacolare.

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E’ tempo di tornare a Pescoluse. Abbandoniamo Gallipoli riprendendo la strada che si snoda fra gli ulivi e i muri a secco.

Papà sono contenta che tu ti sia sbagliato 😉

Gallipoli: shopping nelle botteghe artigiane ultima modifica: 2015-07-26T07:38:14+02:00 da Benedetta

2 Commenti

  • Rispondi lalu 27/07/2015 a 17:59

    Bello, bello! Io sono un continuo entrare ed uscire da botteghe artigiane.. poi mio marito un po si scoccia e mi rendo conto che sto esagerando!!
    Lalu

    • Rispondi Benedetta 27/07/2015 a 20:50

      .. posso immaginare!
      ma è troppo bello guardare, annusare, ammirare ….

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