PAESE CHE VAI ARTIGIANO CHE TROVI

Firenze andata e ritorno

“Noi sabato ci vediamo vero?! avrei una proposta seria da valutare con un minimo di anticipo”.
E’ il messaggio della mia amica che mi arriva mentre lavoro.
“Si cara ci vediamo, sono curiosa …” le rispondo e lei “Io oso: Firenze andata e ritorno. Partenza con Freccia da Mestre, a mezzanotte sei a casa. Pensaci!.

Ci penso eccome mentre la mia mente vola al mio bambino e a mio marito, lasciarli soli un giorno intero? Sento un leggero senso di colpa che mi pervade come succede spesso a noi donne. Poi rispondo “prendi pure i biglietti, sarà fantastico”. “Che bello, mi sembra di andare in gita col panino avvolto nella pellicola trasparente e lo zainetto” mi scrive lei. Andiamo a Firenze andata e ritorno dalle Dolomiti.
Un giorno per me, per la mia amica, per l’artigianato, l’arte e la bellezza: un giorno bellissimo e intenso.

Firenze è come me l’aspettavo e come me la ricordavo. Elegante e raffinata, ricca di cultura arte e artigianato, di trattorie, di bontà gastronomiche, di botteghe. Di luoghi straordinari e simbolici come Ponte Vecchio inanellato esclusivamente di oreficerie e gioiellerie perché Ferdinando I, sul finire del 500 sfratta i macellai perché non gradiva l’odore di un commercio che considerava poco nobile. Qui c’è storia. In ogni dove si aprono scenari diversi, epoche differenti portano il segno del loro passaggio. 

Oreficerie di Ponte Vecchio

Oreficerie di Ponte Vecchio

Abbiamo riso tanto, io e la mia amica. Leggere come l’aria, un po’ provinciali nel nostro procedere … noi incastonate nelle Dolomiti. E’ stato un viaggio liberatorio, di puro e semplice piacere, di scoperta di botteghe e camminate devastanti che mi hanno fatto venire le bolle ai piedi. Ma va bene così!

Momenti di viaggio

Momenti di viaggio

Siamo riuscite a passare in tutte le tappe tradizionali della città. Da Galleria degli Uffizi – dove durante l’Università avevo ammirato estasiata la Primavera di Botticelli (lo ammetto mi è piaciuto più della Gioconda) – a Piazza della Signoria fino a Santa Maria Novella.

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Ho visto Palazzo Pitti: negli altri due viaggi – in quello adolescenziale con mia mamma e universitario – mi era mancato. Abbiamo visitato le stanze che ospitavano una Mostra del costume “Donne protagoniste nel Novecento” che mi ha entusiasmata molto. Dedicata a donne famose, è cominciata dagli abiti realizzati da Rosa Genoni, donna socialmente impegnata e promotrice della moda made in Italy, seguita dalle splendide tuniche realizzate da Fortuny appositamente per Eleonora Duse fino ad arrivare ai capi che Patty Pravo aveva indossato in varie edizioni del Festival di Sanremo. C’erano abiti di Versace, Nini Ricci, Chanel, manifattura napoletana, Yves Saint Laurent.

Mi sono affannosamente arrampicata (era l’ultima tappa dopo chilometri nei piedi) sulle stradicciole di Giardino dei Boboli, passando davanti a una serena limonaia, per vedere tutta la città e sul lato opposto i casali, gli ulivi e i pioppi.

Firenze da Giardino dei Boboli

Panorama Firenze da Giardino dei Boboli

E’ stata una giornata di confidenze. Tra Palazzo della Signoria, Galleria degli Uffizi e davanti al Duomo sorseggiando un frullato. Aspirazioni di lavoro, progetti e di vita, di amore e di viaggi.

Abbiamo scoperto un negozio selezionato di artigianato dove ho trovato le sciarpone di Cashmere Chianti, un’azienda delle colline senesi che adoro e produce oggetti di casa e di moda in cashmere dalla qualità impareggiabile. Il negozio si chiama Bramada, è nato un anno e mezzo fa con l’intento di creare una selezione accurata di vero artigianato. Al momento soprattutto toscano ma con l’intenzione di aprirsi a tutta l’offerta artigianale d’Italia. E’ una tappa da non perdere!

Bramada Firenze

Bramada Firenze

Io che amo il gelato artigianale mi sono fatta ammaliare dal gelato industriale. Lo ammetto, mangiare un Magnum ne è valsa la pena perché a Firenze il Magnum è personalizzabile, decidi tu se metterci sopra la granella alla nocciola oppure alla mandorla, il sale rosa o il peperoncino, il cioccolato caldo fondente, al latte oppure bianco.
Ebbene sì, il Magnum è riuscito a toglierci le parole regalandoci qualche minuto di silenzio.

Magnum Firenze

Magnum Firenze

Per cena abbiamo scelto una trattoria in Piazza Santi, in realtà era prestino e in quel momento era possibile solo mangiare panini, focacce, piadine. Comunque buoni, con i salumi e i formaggi della tradizione toscana. Da qui il nostro cammino è ripreso e ci siamo avvicinate alla stazione ferroviaria perché ormai la partenza era vicina.

Proprio nell’ultimo tratto di strada abbiamo scoperto il Mercato Centrale di Firenze che si affaccia su via Panicale dove si svolge il classico mercato popolare. Ci siamo lasciate incuriosire dalla struttura in ferro, vetro e acciaio e ci siamo intrufolate all’interno senza sapere di cosa si trattasse.

 

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Il Mercato Centrale è stata una sorpresa. Nella struttura in ferro e vetro – costruita nel 1874 ad opera dell’architetto Mengoni, autore anche del mercato di S. Ambrogio e della più celebre Galleria Vittorio Emanuele di Milano – si trovano le botteghe degli artigiani toscani del cibo. Pane di lievito madre, birra artigianale, carne chianina a iosa, pasticcini, verdura, il negozio di Eataly. Tutto fresco e invitante. Tutto il gusto italiano.

Come funziona? funziona che se ti va puoi fare la spesa dagli artigiani del gusto, nelle loro botteghe, oppure ti fermi a mangiare e vieni servito al tavolo: sembra una specie di street food organizzato. E poi ci sono eventi, spettacoli musicali, cultura gastronomica. E’ un progetto meritevole perché valorizza i prodotti della tradizione, promuove la cultura del cibo ed è un esempio di riqualificazione urbana.

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Avrei voluto fare la spesa, curiosare e osservare, uscire con due borse piene di bontà ma il tempo è tiranno. Si sa. E si avvicinava l’ora di ripartire, perciò siamo state costrette ad abbandonare il Mercato Centrale e dirigerci in stazione.

Con piedi e gambe distrutte (cara amica non abbiamo 20 anni!) siamo salite sul treno per Mestre alle 20.30 in perfetto orario. Abbiamo parlato ancora di noi, soddisfatte della giornata, piene di vita, consapevoli ancor di più di essere realmente amiche in senso profondo. Ci siamo lasciate con un abbraccio e con l’idea di un altro viaggio!

Suggerimenti:

oltre gli itinerari classici di Firenze – Galleria degli Uffizi, Duomo, Santa M. Novella e Piazza della Signoria – non puoi perdere
– Palazzo Pitti, perché ospita sempre Mostre ed eventi culturali molto interessanti
– Giardino dei Boboli, perché ti fa capire il contesto paesaggistico in cui è inserita la città di Firenze
Il Mercato centrale che ospita gli artigiani del gusto
Bramada il negozio che ti permette di conoscere il miglior artigianato toscano

 

Firenze andata e ritorno ultima modifica: 2015-05-14T11:13:54+02:00 da Benedetta

2 Commenti

  • Rispondi Marianna 28/05/2015 a 15:28

    Mi è venuta voglia di andare al mercato di Firenze…
    Che bella giornata;)

    • Rispondi Benedetta 29/05/2015 a 08:26

      …te lo consiglio 😉

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