DECOR

Come scegliere la carta da parati

Se mi segui sui social forse saprai che sono alle prese con la carta da parati. Ho deciso di dare una rinfrescata alla camera da letto: sarà che l’estate mi carica di energia e buonumore, sarà che amo molto colore e stampe. Sarà che Pier mi lasciare fare. Lui è una persona talmente generosa, nel senso che si preoccupa di farmi esprimere e come progettista adora sperimentare nuove espressioni della nostra piccola casa.

So che molti hanno ancora in mente cupi appartamenti rivestiti di tappezzeria anni Sessanta. Mi ricordo gli appartamenti che nell’infanzia ho visto, in particolare in Germania. Avevano un’aria triste e tetra, lo ammetto. Posso perciò capire la ritrosia mentale di riavvicinarsi alla carta da parati.

Proprio l’altro ieri Claudia, amica di mia mamma, mi ha detto “non vorrai mica mettere la tappezzeria. Pensare che l’abbiamo eliminata a suon di pennellate bianche”.

Voglio farti cambiare. La tappezzeria con i giusti accorgimenti di stile riscalda l’ambiente conferendogli un forte carattere. Perché ha un effetto visivo d’impatto. Ad un costo contenuto.

Leggi fino in fondo e, se ti va, lasciami un commento. Sono curiosa di sapere quello che pensi.

#La mia stanza.
Ogni stanza dovrebbe raccontare qualche cosa di noi. Dei nostri viaggi e delle nostre passioni: oggetti, piante, opere d’arte, pezzi di artigianato, nella mia idea di interior design devono mescolarsi creando un eclettismo personale.

Non riesco a essere minimalista, anche se nella prossima vita (forse) mi impegnerò per diventarlo. E il bianco non è il colore che fa da sfondo a tutti gli oggetti colorati che mi stanno intorno.

Il colore e i pezzi unici sono alla base delle scelte di arredo mie e di mio marito, nel desiderio di creare un ambiente poco convenzionale e accogliente. Non amiamo le case perfette, ma quelle perfettamente imperfette.

Così nella camera da letto, abbiamo scelto accenti di rosso per riscaldare ulteriormente il colore naturale del rovere di pavimento e mobili.

Ricordo quando abbiamo scelto la camera, la testa del letto proprio non mi piaceva. Era di una lana grezza rossa, troppo banale. Non aveva alcun movimento.

Sono andata dall’artigiano tappezziere della zona scegliendo un damascato di Design Guild con fondo beige e fiori, i quali comprendono una palette di colore che va dal rosa al rosso passando per un rosso quasi aragosta. Tutti mi dicevano che sarei stata ‘legata’, che sarebbe stato difficile trovare lenzuola da abbinare in maniera armonica. In realtà non credo sia così.

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Alla nuova testa del letto avevo accostato le tende di mia nonna (quasi 70 anni di servizio alle spalle) perché mi piaceva la farfalla come disegno e il macramé del bordo alto quasi 50 centimetri (favoloso).

Dopo tanto tempo, però, le tende della nonna questa primavera sono capitolate: il tessuto ha ceduto creando grandi buchi che – anche con tutto l’impegno – non valeva proprio la pena riparare.

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In merceria ho acquistato un bisso di lino bianco e con la mia sartina super brava abbiamo confezionato due belle tende. Semplici e lineari. Hanno dato alla stanza un’atmosfera luminosa, moderna e rinfresca ma meno intima.

Ci voleva un nuovo intervento. Ed ecco, finalmente, che dopo due mesi di studio intenso, perché quando mi ci metto sono maniacale, sono arrivata alla decisione finale.

#Stile
Quello di nuovo che voglio dare alla mia camera è un tocco di stile, il mio. Che oscilla sempre tra una visione moderna e lineare, e un’altra più tradizionale e vintage che permette di creare un’atmosfera più interessante.

In fondo tutti noi dovremmo avere la responsabilità di seguire la nostra indole e coltivare i nostri talenti, e poi magari condividerli con gli altri.

Così alla linearità del mobilio e alla ricca testa del letto dallo stile inglese (che ricorda i vecchi muri damascati) ho scelto una carata da parati …. (rullo di tamburi) a righe, sempre in stile inglese, per dare all’ambiente un’aria vagamente vintage.

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#Segui l’architettura
Dove mettere la carta da parati? Puoi passare ore in quella stanza o davanti a quella facciata e domandarti quale tappezzeria dovresti mettere. Ti puoi rompere la testa e desiderare di avere un compito più semplice, ad esempio, chiudere il buco dell’ozono o portare la pace in Medio Oriente …. A parte gli scherzi, è più facile di quanto credi.

C’é infatti una regola d’oro che ti soccorre in questi casi: guardare l’architettura della stanza, osservarne la sua costruzione e trovare il posto giusto alla tua tappezzeria.

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Un esempio pratico?
La mia camera è piccola, in compenso ha una grande finestra che occupa quasi per intero la parete sud che si affaccia sulle montagne. Le Dolomiti, patrimonio dell’Unesco. Come non valorizzare questa parate?

La carta da parati mi permetterà di sottolineare l’apertura verso l’esterno come estensione della stanza stessa. Ingrandendola e facendo comunicare l’interno con la natura fuori.

Oltretutto oggi la tendenza non è più quella di foderare la casa intera bensì piccole porzioni come vedi nelle immagini qui sopra: è meno vincolante, più economico e, da un punto di vista visivo, ti stancherà meno.

#Colore
Il colore è mezzo potente. Con il colore puoi evidenziare certe caratteristiche architettoniche oppure, al contrario, puoi minimizzarle.

Nel mio caso – ammetto – è stato facile perché non ho fatto altro che scegliere uno dei rossi contenuti nella testa del letto. Quello più aragosta perché è una tonalità più morbida rispetto al rosso pieno. Mi piace molto, credo che il risultato sarà soddisfacente.

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#Disegni
Avendo già nel letto un elemento decorativo floreale mi sono diretta verso un decoro geometrico scegliendo le righe. Un grande classico che difficilmente stanca, sono sempre attuali e spezzano la monotonia di una parete.

Nella tua scelta tieni presente questi criteri semplici ma fondamentali :
– le righe strette si bene addicono a pareti/stanze piccole
– le righe larghe richiamano spazi grandi, a cui danno
– le righe verticali slanciano l’ambiente, lo allungano in caso di soffitti bassi
– le righe orizzontali invece allargano le pareti (risultano interessanti in corridoi angusti)

La mia camera da letto è proprio piccolina, dovendo scegliere ho voluto ‘alzare’ il soffitto quindi ho optato per le righe verticali strette.

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#Due errori {terribili} da evitare
Penso ci siano due errori fondamentali da evitare, che ho considerato con attenzione e mi capita quasi inconsapevolmente di usare anche quando mi vesto:

non ho usato colori simili, quasi uguali; il tono su tono è un’altra cosa (= due colori uguali di tonalità diversa)
– lo stesso vale per i disegni: due disegni simili (per esempio i fiori) portano facilmente ad errori se non sei pratico di design. Meglio preferire la contrapposizione fra decori, per esempio fiori + righe (se ci fai caso si usa molto anche nella moda)

#Non tutto è da buttare
Hai una vecchia casa con tappezzeria d’epoca valuta la possibilità di mantenerla (se non è particolarmente rovinata). Può darti delle gioie! Il contrasto fra vintage e moderno è molto piacevole.

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#Il mio parere
Non ci sono vere e proprie regole fisse. Basta intrecciare ad arte, come fa un pittore con la tavolozza dei colori. Il mio consiglio è di raccogliere attorno a sé tutte le cose più care tenendo in mano le carte da parati che più vi piacciono (non più di tre per evitare di andare in confusione) e immaginare l’abbinamento più adatto a questi oggetti. Segui l’istinto e il tuo gusto personale (dopo aver considerato quanto sopra ;-)). E poi improvvisa: puoi mettere una poltrona con tessuto vintage davanti a una carta da parati dal disegno moderno.

…. non vedo l’ora di poterti mostrare il risultato del mio lavoro. Nel frattempo spero che questo post ti torni utile.
Mi interessa, in ogni caso, il tuo parere che puoi lasciare qui sotto nei commenti.
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Immagini Artigianamente-blog.it, Living Corriere, Bright Bazaar, Design*Sponge

 

 

Come scegliere la carta da parati ultima modifica: 2015-08-01T08:40:39+02:00 da Benedetta

12 Commenti

  • Rispondi Marianna 07/08/2015 a 12:07

    Io vorrei metterla in bagno, la carta da parati intendo;)
    Ho contattato wall&deco e mi hanno assicurato che è brevettata anche per ambienti in cui c’è contatto con acqua o vapori, addirittura ci sono carte per esterni che sopravvivono alle intemperie.
    Sono molto combattuta, temo possa stancarmi…
    se ti va di vederla si chiama: century19 (quella con il vecchino) immaginala in un bagno bianco in marmo… magari mi dai un consiglio:)

    • Rispondi Benedetta 08/08/2015 a 07:45

      Mi onora la tua richiesta.
      Sono andata a vederla: bellissima!
      Non credo non mi annoierebbe, anzi, dà un forte carattere all’ambiente
      e crea un’atmosfera interessante. Riflette la tua personalità, quindi approvata!

      • Rispondi marianna 26/08/2015 a 12:06

        grazie, allora ti terrò aggiornata, magari ti invierò qualche scatto;)

        • Rispondi Benedetta 26/08/2015 a 14:32

          Sì, mandameli. Ci tengo!

  • Rispondi Anna 10/08/2015 a 09:08

    Che bello avere un po’ di tappezzeria in casa. Sto cercando di corrompere la mia dolce metà a trasformare la parete dove poggia il letto in un bosco di betulle… La parete occupata solo dal letto e dai comodini, il tetto è spiovente, al posto della testata abbiamo utilizzato una vecchia porta in legno, penso che le betulle starebbero benissimo. Che ne dici Benedetta?

    Un Bacio
    Anna

    (PS. aspetto la guida sul colore)

    • Rispondi Benedetta 10/08/2015 a 15:43

      …. stavolta non ho chiesto nulla e ho deciso da sola 😉
      le betulle mi piacciono, le avevo considerate ma temo che stanchino e solitamente il colore dominante è grigio…
      perché non consideri delle foglie verdi?
      … la guida arriva presto, ho aggiunto qualche dettaglio

  • Rispondi Emma 06/04/2016 a 21:20

    Buona sera Benedetta,
    secondo lei una carta da parati a righe bianca e rossa in una parete alta 3.20 allunga troppo l’ambiente?
    cosa mi consiglia di fare per diminuire l’altezza? una boiserie?
    Ti ringrazio.
    Emma

    • Rispondi Benedetta 07/04/2016 a 08:45

      Buongiorno Emma,
      in effetti 3.20 m sono una bella altezza.
      Una soluzione è quella che dici tu, una boiserie e poi la carta da parati.
      Un’altra, secondo me più adatta in considerazione del fatto che le righe in verticale allungano (in orizzontale allargano),
      potrebbe essere quella di non toccare il soffitto ma fermarsi prima.
      Potresti arrivare con la carta fino all’altezza della porta, se c’é,o in ogni caso tenere questa misura. In questo modo ‘accorci’ la parete.
      Terza soluzione: potresti cambiare il soggetto della carta da parati puntando sul floreale.
      Se vuoi puoi mandarmi una foto della stanza all’indirizzo [email protected]
      ciao
      Benedetta

  • Rispondi carta da parati artistica 18/05/2017 a 18:32

    Ciao Benedetta,
    come mi capita spesso, mi sto rilassando leggendo il tuo blog con una bella tisana ai frutti rossi e qualche biscotto 🙂
    Anche io come te, da piccola, ho frequentato delle abitazioni con alle pareti delle orribili carte da parati… ricordo ancora la casa di mia zia, aveva una pesantissima carta da parati marrone e gialla, che ha segnato in maniera negativa la mia infanzia 🙂
    Da grande non avrei mai immaginato che un giorno mi sarei innamorata della carta da parati. E’ successo nelle feste di Natale… Sono entrata in casa di una mia amica e in una parete del suo salotto era presente un’immagine meravigliosa, davvero artistica. Sembrava un quadro su tutta la parete. Ho voluto sapere dove l’avesse acquistata e da li è iniziata la ricerca della carta da parati che faceva per me. Alla fine ho scelto questa https://www.cartadaparatiartistica.com/carta-da-parati-nature/rosa a me piace tanto, però vorrei sapere cosa ne pensa un’esperta come te 😉

    Un abbraccio
    Angela

    • Rispondi Benedetta 19/05/2017 a 08:38

      Che bella immagine Angela: sono contenta che il mio blog faccia parte del tuo relax.
      Credo che la tua sia stata una scelta molto elegante e, allo stesso tempo pratica.
      La carta da parati ruvida è più facile da stendere rispetto a quella liscia.
      Nella mia camera il muro “ghiaioso” mi ha creato qualche problema durante la stesura della carta.
      Complimenti!

  • Rispondi Francesca 11/12/2017 a 15:19

    Molto interessante e completo questo post, complimenti! Concordo con te, l’unica vera regola che vale è seguire la propria indole e dare forma tramite gli ambienti al proprio mondo interiore… cosa che purtroppo oggi “assaliti” dalle immagini patinate delle riviste tendiamo a dimenticare.

    Baci!
    Francesca
    http://www.livingdeco.it

    • Rispondi Benedetta 14/12/2017 a 08:58

      Grazie Francesca. Purtroppo anche una buona parte di blogger ha ormai indirizzato il gusto a senso unico. E questo mi dispiace molto.

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